domenica 31 maggio 2020

STEP #23 - Volantino pubblicitario per la tecnologia olografica di progettazione

Tecnologia olografica di progettazione

Ho realizzato la locandina pubblicitaria sul software Photoshop.

STEP #22 - Tecnologia olografica di progettazione

L'atto del progettare, che sia su carta o su un elaboratore, non ha mai permesso di visualizzare in tempo immediato, sotto tutti i punti di vista ed in contesto reale l'anteprima in tre dimensioni dell'oggetto in fase di realizzazione. Infatti fino ad ora la progettazione aveva sempre comportato la necessità di due momenti distinti: uno di calcolo e disegno tecnico ed un secondo di prima costruzione di un prototipo reale, che fosse esso un plastico oppure una visione 3D al CAD. Come ovviare a questo dispendio di tempo e risorse? L'ideale sarebbe avere un'anteprima dell'oggetto a dimensioni reali che permetta ai progettisti di studiarne le caratteristiche. Il principio del dispositivo inventato sarebbe quello di unire le due fasi, infatti avrà una duplice funzione: da un lato si potranno effettuare calcoli e disegni prospettici (anche a mano libera) e dall'altro proiettare immediatamente nella realtà il prodotto con le sue vere dimensioni nell'ambiente circostante. Il dispositivo si presenterà come una tavoletta con un interfaccia grafica sulla quale si potrà essere in grado di lavorare con la massima libertà; saranno poi presenti dei sensori in grado di rilevare l'ambiente circostante fino a 200 metri di distanza; con l'ausilio di questi ultimi sarà possibile proiettare nella realtà tramite degli ologrammi ogni singola componente di un progetto. Per capire meglio le potenzialità di tale strumento ecco alcuni esempi: sul luogo di costruzione di un edificio si potrà proiettarne a dimensione reale l'anteprima e si potranno simulare diversi fenomeni atmosferici per valutarne la resistenza; un'ulteriore applicazione potrebbe essere nell'ambito della meccanica per visualizzare come una componente di un'automobile possa inserirsi nella realtà. Tutto ciò non darà neanche tempo all'idea di fuggire dalla mente del progettista che già sarà visualizzabile in un contesto reale: il futuro non è mai stato così vicino.

STEP #21 - Alcuni brevetti

Di seguito si possono vedere alcuni brevetti che fanno riferimento a delle innovazioni del progettare.

Riga a T
Inventore: Jacob Weidenmann
Data registrazione: 24 marzo 1882 - ‎ Emesso il 31 luglio 1883
Numero di pubblicazione: US282248A
Ufficio brevetti: New York, United States
L'invenzione riguarda delle migliorie nella costruzione di una riga a T usata da architetti, ingegneri e progettisti. I perfezionamenti sono stati disegnati per alleviare il corpo dallo sforzo fisico causato dal chinarsi sul tavolo e per prevenire una cattiva rappresentazione delle linee e figure quando queste sono in una posizione obliqua rispetto al punto di vista del progettista, così che il suo lavoro sia facilitato e reso più gradevole e accurato.

Tavolo del progettista
Inventore: George Ring
Data di emissione del brevetto: 18 luglio 1905
Numero di pubblicazione: US795065A
Ufficio brevetti: New York, United States
Questa innovazione consiste in un tavolo piano di qualsiasi dimensione sul quale si monta una cornice rettangolare che lo circondi e che trasporti delle righe scorrevoli, una delle quali è montata per essere usata nel disegno di linee verticali e l'altra per linee orizzontali. Ad ogni estremità del telaio si trova una barra disposta parallelamente all'altra estremità e che porta un'asta scorrevole che si estende lateralmente e su cui è montato un perno regolabile; sui perni a ciascuna estremità del tavolo si trovano un righello o un'asta. Questi righelli o aste servono per facilitare la creazione delle due serie di linee che convergono in punti di fuga che sono necessarie per creare viste prospettiche.

martedì 26 maggio 2020

STEP #20 - I materiali dei modelli tridimensionali

Storicamente l'azione del progettare è compiuta attraverso disegni tecnici, schizzi preparatori, viste d'insieme. Tuttavia i progetti su carta sono spesso stati accompagnati da modelli (in francese maquette) in tre dimensioni, in scala, realizzati allo scopo di valutare in via preventiva le funzionalità dell'oggetto in questione. Alcuni esempi sono dei modelli lignei come quelli storici per la lanterna di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi oppure quello di Antonio da Sangallo per la Basilica di San Pietro, sempre in legno.
Modello ligneo della lanterna della cupola,
Filippo Brunelleschi, 1400, Museo dell'Opera del Duomo
di Firenze - ©️Opera di Santa Maria del Fiore
Il modello di Antonio da Sangallo per la Basilica
di San Pietro, Roma, modello originale antico
in legno.
Oggigiorno con le tecnologie 3D digitali il modello è parte di un unico processo che inizia con l'acquisizione delle informazioni, procede con l'elaborazione e la ricerca di varie soluzioni fino alla costruzione finale. Durante questo processo il progetto è spesso visualizzato su un monitor, ma anche su carta o su pellicola e può concretizzarsi sotto forma di modelli fisici, per la cui realizzazione si possono usare diversi tipi di materiali, a seconda delle esigenze, tra cui il legno (sempre molto valido), carta e cartone, fino a numerosi materiali di sintesi come polimetilmetacrilato, polistirene o poliplat.
Mecanoo - Longhua Art Museum and Library
Singapore's Gardens by the Bay - Grant Associates - Wilkinson Eyre
in collaboration with Network Modelmakers Ltd (brgstudio.com) 
Tuttavia recentemente i modelli virtuali sono diventati sempre più vantaggiosi in quanto il progettista li potrà modificare o correggere in qualsiasi momento.

Fonte: Giorgio Rossetti - Progetto e modello plastico - Manuale pratico di modellazione tradizionale

STEP #19 - Nella scienza applicata

Progettare un'infrastruttura, che sia un ponte oppure un grattacielo, un'imbarcazione o un aereo, non è una cosa da tutti. Per questo motivo i progettisti, gli ingegneri ed architetti seguono un lungo percorso di studi che li porti ad avere le competenze necessarie per creare un'opera che sia sicura e duratura nel tempo. Gli studi per la realizzazione di un progetto necessitano un'attenta analisi di diversi fattori soprattuto matematici e fisici, le discipline scientifiche sulle quali la progettazione fa affidamento.
Per la progettazione di edifici o ponti sono di fondamentale importanza le nozioni di scienza delle costruzioni (che studia le condizioni necessarie per la staticità) e tecnica delle costruzioni (che si occupa invece dello studio dei materiali e tecniche per la realizzazione). Sono altresì importanti conoscenze di dinamica e, soprattutto per i ponti, aerodinamica; importanti sono anche il metodo degli elementi finiti (una tecnica numerica atta a cercare soluzioni approssimate di problemi descritti da equazioni differenziali alle derivate parziali, utilizzato in casi il cui dominio ha una forma complessa, come per la progettazione del telaio di un'automobile oppure del motore di un aereo) e alcuni elementi di progettazione agli stati limite, insieme ad alcune conoscenze sulla duttilità dei materiali (per valutare la capacità di sopportare deformazioni plastiche).

Passaggio dall'arte del costruire (materiali di infinita rigidezza) alla scienza delle costruzioni (materiali deformabili) da Milani - L'ossatura murale - 1910

STEP #18 - Progettare in un fatto di cronaca

Un fatto di cronaca riguardante l'azione del progettare è quello relativo alla progettazione e realizzazione del nuovo ponte di Genova, il cui cantiere è stato aperto il 22 marzo 2019 e la cui costruzione è cominciata in giugno dello stesso anno, per poi essere completata il 28 aprile 2020.


Ilsole24ore
Ansa. Luca Zennaro - Progetto ponte Genova


sabato 23 maggio 2020

La città del futuro: Toyota progetta Woven City

70 ettari alla base del monte Fuji, 2000 abitanti tra scienziati e ricercatori, edifici realizzati per lo più in legno per ridurre al minimo le emissioni di CO2, residenze dotate delle più recenti tecnologie di domotica, veicoli completamente autonomi: questo è il progetto di Toyota.
Presentata al CES 2020 questa è l'idea per la realizzazione di una città del futuro interamenete dedicata alla ricerca, del tutto connessa e alimentata da celle a combustibile a idrogeno la cui concretizzazione è prevista per il 2021. 

mercoledì 20 maggio 2020

Alcuni progetti mai realizzati

Non tutti i progetti sono stati realizzabili, anzi alcuni di essi non hanno proprio mai visto la luce, rimanendo solo su carta. A questo proposito, ecco un'interessante lettura su alcuni progetti di edifici rimasti tali.

domenica 17 maggio 2020

STEP #17 - Un abbecedario

La pubblicazione odierna si pone come obiettivo quello di creare un abbecedario del verbo progettare, ovvero associare ad ogni lettera dell'alfabeto una parola inerente all'azione sotto indagine.

A come Architettura
B come Brevetto
C come CAD
D come Disegno
E come Elaboratore
F come Fattibilità
G come Gualandrino
H come High-tech
I come Idea
L come Leonardo
M come Matita
N come Nautica
O come Organizzare
P come Proiezione
Q come Quaderno
R come Rendering
S come Schema
T come Tiralinee
U come Urbanistica
V come Viaggio

Un antico abbecedario

venerdì 15 maggio 2020

Vittorio Zonca e la rivoluzione del disegno tecnico

Nel 1607 a Padova, dove lavorava Galileo Galilei, era presente anche la figura di Vittorio Zonca, architetto ed ingegnere che proprio in quell'anno pubblicò il suo Novo teatro di macchine et edificii.
In quest'opera viene mostrata una vasta gamma di macchine da lavoro ed il teatro di macchine in questione si rivela innovativo, fin dalle prime figure, per tre motivi: il disegno è sempre completo, non è uno spaccato e si vedono tutti i particolari (un esploso) intorno alla macchina principale; in secondo luogo compare anche la scala grafica, per la prima volta in un disegno tecnico per far capire le dimensioni dell'oggetto ed infine il disegno è realizzato in assonometria e non in prospettiva, per una maggiore comprensione nelle tre dimensioni. L'opera di Zonca è quindi ricca di disegni pratici che sono più vicini a dei veri e propri progetti di quanto non lo siano stati tutti quelli precedenti.
"Novo teatro di machine et edificii", Vittorio Zonca, Padova, 1607
"Vite perpetua che alza grandissimi pesi", un disegno dello Zonca in cui si possono ammirare tutte le novità del suo teatro di macchine. In questo caso sono rappresentati una vite senza fine ed un argano, disegnati in assonometria e con i componenti accanto alla macchina. Da notare in basso a sinistra la scala grafica.

giovedì 14 maggio 2020

STEP #16 - I protagonisti




Renzo Piano (1937 - ~)
Figura chiave dell’architettura internazionale degli ultimi quarant’anni, attivo in tutto il mondo, vincitore di numerosi premi e progettista, per citare alcuni dei suoi numerosi lavori, del Centre Georges Pompidou a Parigi (con Richard Rogers, 1977), The Shard a Londra (2012), il Whitney Museum of American Art a New York (2015) e del Stavros Niarchos Foundation Cultural Center ad Atene (2016).









Le Corbusier (1887 - 1965)
Uno dei più famosi architetti del XX secolo e uno dei padri fondatori dell'urbanistica, progettista di edifici, quartieri ma anche mobili ed arredi interni.












Autoritratto, 1510-1515, sanguigna, Torino,
Biblioteca Reale, inv. no. 15571


Leonardo da Vinci (1452 - 1519)
Quando si pensa a Leonardo da Vinci non si può non fare riferimento ad un genio assoluto, un'artista poliedrico, inventore e progettista delle più svariate macchine, alcune irrealizzabili al suo tempo e concretizzate solo molto tempo dopo la sua morte.










Presunto ritratto di Brunelleschi,
Masaccio, San Pietro in cattedra
(1423-1428), Cappella Brancacci, Firenze.




Filippo Brunelleschi (1377 - 1446)
Architetto, ingegnere, scultore, iniziò la propria carriera come orafo per poi dedicarsi alla progettazione di edifici. A lui si deve anche l'invenzione di macchine ingegnose che facilitano i lavori e permettono l'eliminazione dei ponteggi tradizionali.







Ritratto ad opera di François Touranchet
L'Illustration 1893








Gustave Eiffel (1832 - 1923) 
Ingegnere ed architetto francese, pioniere delle costruzioni in ferro; progettista di numerosi ponti e celebre per la sua Tour, dopo il fallimento del progetto per il canale di Panama tornò in Francia per dedicarsi a studi sull'aerodinamica.

STEP #15 - Progettare nel Novecento: il progetto Manhattan

La storia va avanti, e dopo Settecento ed Ottocento siamo giunti al XX secolo. Il Novecento è stato un secolo di grande progresso tecnologico ma anche tristemente famoso per le due Guerre Mondiali, per i fascismi e totalitarismi che si sono sviluppati in Europa. Le guerre portarono i Paesi coinvolti verso una costante ricerca ed innovazione tecnologica per sopraffare gli avversari, che tuttavia si tradusse spesso in nuove importanti scoperte scientifiche. Un esempio è il progetto Manhattan, il quale nacque negli Stati Uniti nel 1942 con l'obiettivo principale di costruire una bomba atomica prima che lo facessero i tedeschi: la ricerca già avviata nel Novecento sulla fissione nucleare culminò nel progetto degli Stati Uniti di creare una devastante arma di distruzione, alla quale collaborarono, se pur con rammarico e pentimento dopo averne compreso l'incredibile potenza, numerosi tra i fisici mondiali più rinomati del tempo ed emigrati in America, tra i quali si ricordano Szilard, Oppenheimer, Von Neumann e l’italiano Enrico Fermi.


Progetto della "Fat Man", la bomba atomica che gli Stati Uniti hanno sganciato su Nagasaki il 9 agosto 1945. Vengono messe in risalto diverse misure piuttosto che il funzionamento interno della bomba. ©️ Los Alamos National Laboratory

martedì 12 maggio 2020

MotoGP: ulteriori progetti sulle alette

Di seguito si possono vedere altri due progetti riguardanti l'aerodinamica delle MotoGP: entrambe le soluzioni non sono mai state utilizzate in gara ma solo durante alcuni test, rimanendo quindi progetti mai realizzati completamente.
Progetto per l'aerodinamica della Ducati in un test del 2017, non venne mai utilizzato se non in quest'unica occasione. Foto:Ducati
Progetto della Honda del 2017, anche questo non vide mai la luce se non in questo test. Foto - Twitter: @birtymotogp

MotoGP: progetti sull'aerodinamica

Nelle corse il verbo progettare fa sempre la sua comparsa. Dopo aver visto i migliori 10 progettisti della storia della Formula 1, è ora giunto il momento di voltare lo sguardo alle due ruote. Da grande appassionato di questo sport, ci si concentrerà tuttavia su un aspetto specifico della MotoGP odierna: le "ali". Prima di cominciare però, è utile precisare che questo sport è cambiato molto nel corso degli anni, con i progetti di migliorare le prestazioni che lo hanno fatto da padrone (si pensi alla classe 500 con motori a due tempi e cilindrata 500 sostituita nel 2002 dalla MotoGP a 4 tempi e cilindrata 1000, anche se questo è un discorso più ampio). Oggigiorno una grande protagonista della competizione è sicuramente diventata l'elettronica, ma un grosso cambiamento è avvenuto nel 2014, per merito dell'assunzione da parte della Ducati Corse dell'ingegnere italiano Gigi Dall'Igna, il quale in pochissimo tempo riuscì a migliorare notevolmente le prestazioni della Desmosedici: il modello dell'anno successivo (Ducati Desmosedici GP15) presentò rilevanti miglioramenti dal punto di vista del telaio, del motore che ha reso la Ducati la moto nettamente più veloce sul rettilineo negli ultimi anni avvicinata solo recentemente dalla Honda (tutt'ora il record di velocità di 356,4 km/h è detenuto da Andrea Dovizioso al Mugello, proprio con la Ducati nel 2019) ma, soprattutto, dell'aerodinamica. La Ducati e Dall'Igna progettarono infatti per l'anno 2015 delle alette da porre sulla parte frontale della carena per migliorare l'aerodinamica della moto, progetto che venne subito imitato da tutte le altre squadre. Dopo qualche iniziale protesta da parte degli altri team per la pericolosità di quest'innovazione, le alette sono poi state definitivamente approvate ed utilizzate da tutti i team, diventando parte integrante della carena, fondamentale e simbolica della MotoGP moderna.

Le prime alette progettate da Dall'Igna nel 2015
Foto di GPOne.com
Foto del sito formulapassion.it

domenica 10 maggio 2020

STEP #14 - La Grande esposizione universale di Londra nel 1851 ed il Crystal Palace

Un altro evento chiave dell'Ottocento fu la Grande esposizione universale di Londra nel 1851, il primo di numerosi eventi che si sono svolti a partire dal XIX secolo fino ai giorni nostri in cui i più di 30 Paesi partecipanti mostrarono le loro innovazioni tecnologiche in quella che fu una celebrazione dell'industria moderna e del design. Per ospitare l'esposizione, venne costruito a Londra (Hyde Park) il Crystal Palace, una struttura in ferro e vetro, progettata da Joseph Paxton e costruita in soli cinque mesi, per poi essere spostata in un'altra zona della città finita l'esposizione ed infine distrutta da un incendio nel 1936.


La novità del progetto di Paxton (il quale venne scelto tra i 245 presentati) fu che la costruzione del palazzo vide l'impiego di elementi prefabbricati (segmenti metallici e pannelli di vetro) prodotti in serie e portati in cantiere pronti per essere montati in loco, creando una struttura di 92.000 m².

Primo progetto per il Crystal Palace di Sir Joseph Paxton @ Victoria and Albert Museum, Londra

giovedì 7 maggio 2020

STEP #14 - I progetti di modernizzazione di Parigi e Barcellona nell'Ottocento

L'Ottocento fu un secolo di grandi invenzioni che prima di vedere la luce sono state progettate con attenzione da ingegneri e tecnici: ne sono un esempio la locomotiva a vapore, il motore a scoppio, la fotografia, il telefono, l'automobile e moltissimi altri. Tuttavia, è stata molto importante anche la progettazione e modernizzazione di diverse città d'Europa, come il rinnovamento della città di Parigi ad opera di Napoleone III ed il Barone Haussmann. La capitale francese, al tempo sovraffollata, con vie strette che favorivano la veloce diffusione di malattie, vide una notevole riorganizzazione grazie alla quale vennero eliminati alcuni edifici medievali, alcune vie di larghezza ridotta per favorire la costruzione di nuovi monumenti, parchi ed infrastrutture. Era molto importante la valenza politica e sociale dell'intero progetto, che mirava a conferire alla capitale un aspetto moderno, grandioso, meno opprimente, valorizzando i monumenti esistenti e costruendone di nuovi. La maggior parte della Parigi odierna risente proprio di tali numerose modifiche apportate in questo periodo.


Una riforma analoga avvenne a Barcellona, ad opera dell'ingegnere Ildefons Cerdà i Sunyer. L'obiettivo era quello di riprogettare alcune zone della città ed ampliarla andando a costruire su grandi zone libere seguendo il modello di una pianta a scacchiera. La proposta era quella di costruire tanti blocchi di manzanas con gli spigoli delle pareti smussati di 45° per permettere una migliore visibilità.

   

Progetto originale del Plan Cerdá
Ildefons Cerdà i Sunyer - Museu d'Historia de la Ciutat, Barcelona.
Ensanche de Barcelona. Plan de los alrededores de la ciudad de Barcelona y del proyecto para su mejora y ampliación, 1859.

Le manzanas di Barcellona. Foto: gelio.livejournal.com

STEP #13 - Il Settecento ed il progetto di racchiudere il sapere in un'unica grande opera

Il Settecento fu un secolo di fondamentale importanza per il mondo europeo (e non solo): la prima rivoluzione industriale e l'invenzione della macchina a vapore, la rivoluzione francese, la diffusione dell'Illuminismo e la guerra d'indipendenza americana sono solo alcuni dei grandi avvenimenti del tempo. L'azione del progettare è presente in numerosissime di tali vicende, ma si è deciso di porre l'attenzione al progetto di diffusione del sapere sorto in Europa: in Inghilterra era da poco nata la Cyclopedia (1728) di Chambers ed il piano di tradurre l'opera in francese si trasformò fin da subito, sotto la guida di Diderot e d'Alembert, in un progetto più ampio. Questo il discorso preliminare di D'Alembert, nel primo volume dell'Encyclopédie...

«L'opera che iniziamo [...] ha due scopi: in quanto enciclopedia, deve esporre quanto più è possibile l'ordine e la connessione delle conoscenze umane; in quanto Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, deve spiegare i principi generali su cui si fonda ogni scienza e arte, liberale o meccanica, e i più notevoli particolari che ne costituiscono il corpo e l'essenza»

Questo maestoso progetto, a cui parteciparono più di 150 collaboratori tra cui filosofi e scienziati, si compone di ben 28 volumi che includono 17 volumi di testo, che a loro volta comprendono 71.181 voci, e 11 volumi di illustrazioni (planches); al suo interno si possono trovare vocaboli, temi e illustrazioni inerenti ad argomenti scientifici, artistici e tecnici volti a preferire l'aspetto pratico e sperimentale del sapere.
Copertina dell'Encyclopédie

sabato 2 maggio 2020

Storia del CAD

L'evoluzione degli strumenti di disegno tecnico è culminata nella seconda metà del Novecento con i primi elaboratori, e la conseguente nascita e sviluppo del Computer-Aided Design/Drafting, la progettazione assistita dal calcolatore.

Foto Autodesk.it che mostra come la progettazione possa evolversi ulteriormente diventando possibile anche su nuovi dispositivi come i tablet.

Storia degli strumenti di disegno

Nel corso della storia, gli strumenti per progettare sono diventati sempre più sofisticati e tecnici. Nel mondo antico i progetti erano sicuramente più approssimativi di quello che sono adesso, per poi diventare sempre più precisi col passare del tempo. A questo proposito si vuole invitare ad un'attenta lettura della seguente lezione (Zanichelli), il cui obiettivo è analizzare gli strumenti per progettare nella storia, osservando come questi si siano evoluti partendo dal mondo antico, passando per il Medioevo e l'età moderna, fino ad arrivare ai giorni nostri.


STEP #12 - Progettare nel Medioevo ed età moderna - PARTE 1, PARTE 2, PARTE 3
Augusto Garneri, Strumenti, da Corso elementare di disegno geometrico, Roma 1895, tav. II

venerdì 1 maggio 2020

#STEP 12 - Ulteriori progettisti: Francesco di Giorgio e Michelangelo Buonarroti

Prima di passare ad altri due progettisti ed inventori, merita una menzione anche Roberto Valturio (1405–1475): umanista e bibliotecario vissuto alla corte di Sigismondo a Rimini, dedica a quest'ultimo il suo De re militari, un trattato che raccoglie alcuni progetti di macchine belliche che avranno molto successo, girando per diverse corti d'Europa. Nel trattato si possono trovare numerose macchine, molte delle quali rimaste solo su carta e mai realizzate, come spesso accadeva per le invenzioni di Leonardo. È molto celebre la torre d'assedio sulla cui sommità è presente una bocca da fuoco coperta dalla testa di un drago per spaventare i nemici.
Metropolitan Museum of Art, pagine 167-168 del De re militari

Passiamo ora a Francesco di Giorgio (1439–1501), spesso ricordato per il quadro della città ideale, è stato anche architetto e "una delle figure più importanti della progettazione ingegneristica ed architettonica rinascimentale" (Wikipedia). Gli sono attribuiti diversi progetti (è noto, per esempio, per le fortificazioni di Urbino) e ha anche scritto il Trattato di architettura civile e militare
Alcuni progetti di Francesco di Giorgio

Infine è utile spendere due parole anche su Michelangelo Buonarroti (1475–1564), scultore, pittore, architetto, dal Vasari "già in vita fu riconosciuto come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi" (Wikipedia). Oltre al David e agli affreschi della Cappella Sistina si occupò anche di numerosi progetti pubblici come ponti, tombe, basiliche e altri molteplici edifici.

        
I disegni con i primi progetti per la partitura della volta della Cappella Sistina. Sopra il foglio di Detroit, sotto quello conservato al British Museum.


Ricostruzione del progetto michelangiolesco, Ambrogio Brambilla (1579-1599), Orthographia Partis Exterioris Templi Divi Petri in Vaticano Kupferstich. 34 x 45,6 cm

Fonti: Wikipedia e appunti presi durante le lezioni del docente Vittorio Marchis.

#STEP 12 - Altri progettisti di epoca medioevale e rinascimentale: Guido da Vigevano, Filippo Brunelleschi e Taccola

Avanzando nel tempo si possono trovare numerosi altri progetti di vari e brillanti progettisti. Per questo motivo un'altra figura da introdurre è quella di Guido da Vigevano (1280–1349), medico della regina di Francia ed abile inventore, importante per il suo Texaurus regis Francie, contenente progetti di natanti, ponti di barche, torri di controllo (alcune il cui movimento è assicurato dalla ruota di un mulino) e numerose macchine belliche. Da notare anche come, nel momento in cui vengono nominate alcune macchine nel testo, egli ne affianchi un disegno per facilitarne la comprensione.

Immagine di una torre d'assedio disegnata da Guido da Vigevano
Cronologicamente, si può introdurre la figura di Filippo Brunelleschi, considerato forse il primo vero e proprio progettista, nonché scultore, architetto ed inventore della prospettiva: in poche parole Brunelleschi rappresenta un punto chiave nella tecnologia delle costruzioni. A lui si deve il fantastico progetto della cupola di Santa Maria del fiore a Firenze, con la grande innovazione di costruire una cupola enorme senza centina ma con la tecnica spinapesce e delle corde blande, e aiutandosi con il gualandrino, uno strumento da lui inventato per assicurarsi che l'inclinazione dei mattoni fosse sempre la stessa. Si occupò anche della progettazione di diversi macchinari utili alla realizzazione della cupola.
La cupola del Brunelleschi su National Geographic

Un altro importante ingegnere e progettista del tempo è Mariano di Jacopo (1382 – c. 1453), detto Taccola.
Alcune macchine disegnate da Taccola nel De ingeneis

Fonte: appunti presi durante le lezioni del docente Vittorio Marchis.

#STEP 12 - Progetti e progettisti dell'età medioevale e moderna: Villard e Leonardo

Qualche settimana fa si è cercata la presenza del verbo progettare nel mondo antico (al riguardo si veda lo #STEP 8); adesso è giunto invece il momento di proseguire con la storia e di scovare come i progetti ed i progettisti facciano la loro comparsa in una arco temporale cha va dal Medioevo fino all'inizio dell'età moderna. Prima di cominciare però, è utile precisare che nella mentalità medievale la figura più importante per la costruzione di un edificio è quella del committente: se una costruzione viene associata a qualcuno, questi non è il progettista, il quale seguiva le indicazioni del potente che gli incaricava il lavoro, bensì il committente stesso. Detto ciò la figura dell'architetto, del capomastro o progettista è sempre di fondamentale importanza, visto che era lui ad avere le competenze necessarie per la realizzazione di un edificio o qualsiasi tipo di macchina. A questo proposito va però fatta un'eccezione per personaggi come Leonardo da Vinci (1452-1519), il quale per via del suo genio fuori dal comune, inventò e progettò qualsivoglia tipo di macchina, molto spesso senza realizzarla, proprio per via del suo ingegno straordinario e la sua attitudine creativa fuori dal tempo.
Pertanto, un primo protagonista è sicuramente Villard de Honnecourt (~- XIII secolo), personaggio chiave nello sviluppo dell'ingegneria: progettista e costruttore di numerose cattedrali d'Europa ci ha lasciato un quaderno in pergamena contenente disegni, istruzioni per la struttura di rosoni, pinnacoli e progetti per la rete strutturale delle cattedrali, un vero e proprio manuale dell'ingegnere nel quale si sottolinea l'importanza del disegno e del progetto, alla quale va affiancata quella della scienza ed in particolare della geometria. È grazie a questo taccuino che si è venuto a sapere molto dell'uomo del tredicesimo secolo e del suo mondo, dei metodi progettuali e costruttivi delle cattedrali gotiche.

I contrafforti della cattedrale di Reims, disegno del carnet di Villard

Fonti: costruire nel medioevo e appunti presi durante le lezioni del docente Vittorio Marchis