martedì 24 marzo 2020

STEP #02 - "Gettare in avanti", storia del verbo progettare

Riprendiamo da dove ci siamo lasciati: abbiamo analizzato il significato del verbo progettare, successivamente l'obiettivo è stato quello di scoprire come questo verbo si possa tradurre in alcune delle lingue del mondo e ora vedremo più in dettaglio l'etimologia della parola provando a trovare una storia che ne giustifichi l'antica espressione.
Si è già visto come in alcune lingue (ad esempio inglese, ma anche cinese, giapponese e arabo) il verbo può essere direttamente tradotto come "design" (dal lat. designare),  in altre (spagnolo e tedesco) deriva dal latino planta. Ecco invece uno schema riassuntivo per quel che riguarda il francese e l'italiano:
Il verbo italiano progettare ha dunque origine dal latino pro-iectare, il cui significato letterale è "gettare in avanti". Perché significava proprio questo?
Immaginiamo ora di tornare indietro nel tempo di circa 1500 anni. Siamo nell'antica Roma, negli ultimi anni di vita dell'Impero Romano d'Occidente, ormai dilaniato da guerre, carestie ed epidemie, fuga dalle città ormai troppo spesso prese di mira dai barbari, grossi divari sociali ed una larga sfiducia nei confronti del governo. L'imperatore Romolo Augusto è ancora troppo giovane per prendere il controllo dell'Impero, che viene dunque guidato dal padre Oreste. Nel 476 d.C. alcune truppe barbariche a difesa dei confini dell'Impero chiesero il possedimento di alcuni terreni in Italia, che però non gli vennero concessi. Questi allora si rivoltarono, eleggendo come proprio capo Odoacre, abile comandante militare che guidò la rivolta contro l'Impero e che in seguito divenne primo re barbaro di Roma. Dopo lo scontro decisivo con Oreste a Pavia, dove venne catturato e poi ucciso a Piacenza, Odoacre depose Romolo Augusto nel settembre del 476, anno che segnò la fine dell'Impero Romano d'Occidente e l'inizio del Medioevo. A Roma le notizie si sparsero piuttosto velocemente ed i nobili e comandanti romani iniziarono a pensare a come doversi comportare in una situazione così complicata: essi dunque gettarono avanti i propri pensieri, non più rivolti a ciò che li avrebbe riguardati in quel preciso momento quanto a quello che sarebbe venuto dopo, l'obiettivo era quello di porre le basi per realizzare un qualcosa il cui compimento non si sarebbe visto nell'immediato ma più in là nel tempo. Fu così che vennero presi appunti su come gestire le ultime risorse, come affrontare l'arrivo degli eserciti barbari e pianificare, progettare appunto armi e difese, oltre a quello a cui sarebbero andati incontro.
Il significato di quest'espressione venne poi ulteriormente esteso, andando a coinvolgere più ambiti: per quanto riguarda la costruzione degli edifici, delle armi, di opere d'arte vennero gettate avanti idee che ne avrebbero suggerito e spiegato la realizzazione, ma non solo, si cominciò anche a rivolgere la propria mente a ciò che era più astratto, e di lì a poco il progetto divenne l'anima della vita.

Fonti storiche: Romolo Augusto, Odoacre.

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