mercoledì 15 aprile 2020

Progetto e possibilità in Heidegger

Martin Heidegger
"Non è forse un'impresa fantastica quella di progettare la possibilità esistenziale di un poter-essere esistentivo tanto problematico?" 
(da M.Heidegger, Essere e tempo, Longanesi, Milano 1976)

Martin Heidegger è un filosofo tedesco che rientra tra i più contemporanei poiché ha vissuto tra il 1889 ed il 1976. Diventa rettore dell'università di Friburgo e nel corso della sua vita aderisce al nazismo, posizione confermata da alcune lettere scambiate con il fratello che rafforzano la sua visione sulla politica antisemita e sull'espansionismo tedesco. Tuttavia la sua posizione politica non influenza in nessun modo la sua filosofia.
Nel 1927 scrive la sua opera più importante, Essere e tempo, interpretata da Sartre in chiave esistenzialista, anche se Heidegger non si dichiarerà mai tale.
Egli sostiene che la filosofia occidentale abbia obliato lo studio dell'essere e che sia quindi necessario tornare ad indagare questo tema; l'obiettivo della sua filosofia è dunque costruire un'analitica esistenziale. Heidegger quindi si domanda Cos'è l'essere? Una domanda però non può avere risposta se non ci si domanda prima su chi la pone: l'unico che si può domandare sul senso della realtà è l'uomo, quindi nel momento in cui ci si domanda sull'essere, ci si domanda anche sull'uomo, ovvero su colui che sta indagando l'essere. L'uomo viene designato da Heidegger con il termine tedesco dasein, in italiano tradotto con esserci. Lo studio dell'essere diventa lo studio dell'essere dell'esserci, di colui che è gettato nel mondo e che può attribuire significato alla realtà.
L'uomo appena è gettato nel mondo inizia a progettare ed è proprio il progetto la sua caratteristica più propria, avere possibilità diverse di esistenza, possibilità d'essere: essere nel mondo significa che l'uomo ha familiarità, entra in contatto con una serie di rimandi e significati che riguardano l'utilizzabilità degli oggetti, degli enti con cui l'esserci interagisce. I significati non sono nelle cose ma assumono significato a partire dal progetto di vita dell'uomo. Il progetto è quindi la caratteristica ontica principale dell'uomo.

Fonti: appunti personali presi durante le lezioni di scuola superiore.

Nessun commento:

Posta un commento